Obiettivi: aiutare le coccinelle a migliorare un lato del proprio carattere (voler essere al centro dell’attenzione)

Coccinelle, provate a immaginare un bosco, pieno di piante e alberi, con tanti fiori profumati.

Ecco, qui viveva una grande famiglia felice di animaletti. C’erano scoiattoli, ghiri, leprotti, grilli, coccinelle e tanti altri. Andavano tutti d’accordo tra di loro e si aiutavano a vicenda, insomma in quel bosco regnava tanta gioia.
Con l’arrivo dell’autunno arrivarono nel bosco altri animaletti che avevano tanto sentito parlare di quella famiglia felice e volevano entrare a farne parte. Così a fare compagnia agli animaletti, arrivarono delle api, delle coccinelle, delle farfalle e delle formichine. I nuovi animaletti furono accolti con molto entusiasmo, perché la famiglia felice era sempre pronta a giocare con nuovi amici e a vivere insieme a loro tante nuove avventure.
Gli scoiattoli mostravano ai nuovi amici quante noccioline riuscivano a prendere in un giorno, i ghiri mostravano la loro agilità nel saltare da un ramo all’altro, insomma ognuno aveva tante cose da insegnare. E anche i nuovi animaletti cominciarono ad ambientarsi e a giocare insieme agli altri, scoprendo i tanti segreti che quel bosco svelava ogni giorno. C’era però uno dei nuovi animaletti che si faceva subito notare. Era una farfalla di nome Flora.
Lei voleva sempre trovare il modo per stare al centro dell’attenzione. Ogni volta che un altro animaletto parlava, Flora trovava subito qualcosa da dire per attirare l’attenzione su di sé, anche se quello che aveva appena detto non c’entrava nulla con quello che stavano dicendo o facendo gli altri. Se un animaletto aveva raccolto dei rametti per pulire un po’ il bosco, lei faceva subito notare agli altri che ne aveva raccolti di più. Se un animaletto si specchiava nell’acqua del ruscello per controllare se il suo pelo fosse in ordine, Flora doveva subito far vedere a tutti quanto belle fossero le sue ali colorate. Gli altri animaletti non erano per niente contenti di questa situazione. Il clima della famiglia felice non era più quello di prima dopo il suo arrivo. Gli animaletti erano sempre ben disposti verso gli altri, ma Flora aveva proprio oltrepassato il limite e non riuscivano più a sopportare questo suo atteggiamento. Gli altri animaletti cominciarono così a non ascoltarla più. Ogni volta che Flora si faceva notare in qualche modo, loro continuavano a svolgere le proprie attività e a parlare tra di loro. Flora ci rimaneva proprio male. Provava in tutti i modi di farsi notare dagli altri. Ma più cercava di essere al centro dell’attenzione e più gli altri animaletti la ignoravano. Così un giorno, tutta triste, andò da una coccinella, che magari le poteva dare qualche utile consiglio.

“Ciao Linda!”, “Ciao Flora” rispose la coccinella. “Ti posso aiutare in qualche modo?” chiese in modo gentile, come tutti gli animaletti della famiglia felice erano soliti fare. “Ehm, al dire il vero, ti dovrei chiedere una cosa…” disse Flora un po’ imbarazzata. “Dimmi pure!”. “Ecco…mi stavo chiedendo…tu sai per caso perché gli altri animaletti si comportano così? Ho notato che da qualche giorno mi stanno ignorando…non mi sembra una cosa molto carina. Ogni volta che dico qualcosa nessuno mi ascolta”. “Vedi”, iniziò Linda, “si stanno comportando così proprio perché hanno capito che non ti stai comportando in modo molto gentile nei loro confronti. Nella nostra famiglia felice siamo abituati a volerci tutti bene, a rispettarci, ad ascoltare e ad aiutare gli altri. Tu invece parli tanto, ma ascolti poco. Invece di far notare agli altri quanto sei brava a fare le cose o a voler sempre dire qualcosa prima degli altri per farti vedere da tutti, prova ad ascoltare gli altri e ti accorgerai che è molto più bello se tutti si rispettano e ciascuno ha il proprio spazio!”. Flora era proprio imbarazzata. Ripensò alle parole di Linda e si rese conto che fino a quel momento si era comportata proprio come l’aveva descritta lei. Non voleva più fare la parte della farfalla vanitosa. Dal giorno dopo Flora si impegnò a cambiare atteggiamento nei confronti di tutti i suoi amici animali. Ogni volta che stava per dire qualcosa, pensava se effettivamente fosse veramente necessario dire quella cosa.

Gli altri animaletti si accorsero che qualcosa in lei era cambiato e ripresero così a parlare e a giocare insieme a lei.

La gioia era finalmente tornata a regnare in quella famiglia felice.