Un giorno il riccio Crispino andò sotto la Grande Quercia per invitare tutti i suoi amici del Bosco alla sua festa di compleanno. “Che bello!” esclamò scoiattolo, “Organizzeremo una grande festa tutta per te” disse la talpa. Così tutti si misero a lavoro sotto la direzione del gufo saggio.

“Tu leprotto potresti occuparti degli inviti per la festa, avverti anche le lucciole e le cicale” cominciò il gufo,
“Noi uccellini potremmo costruire una bellissima ghirlanda di fiori da donare a Riccio Crispino come regalo” suggerirono cinguettando, “E’ una magnifica idea, amici” rispose il gufo e continuò “Grillo, tu che ne dici di comporre un’allegra melodia? E le coccinelle potrebbero aiutarti, sono bravissime a cantare” “Si, sii, sii” rispose il grillo solfeggiando.
“Gufo anche noi vogliamo aiutare! Che ne pensi se addobbassimo il bosco?”, “E’ un lavoro degno di voi care formichine!” rispose il gufo.
Così tutti avevano da fare e si misero a lavoro. Ma il tempo a disposizione era veramente poco, la festa era prevista per l’indomani e molti animaletti avevano paura di non avere abbastanza tempo a disposizione.
La notte fu lunga e movimentata, chi correva di qua e chi addobbava di là. Tutti andarono a letto tardi con la promessa di svegliarsi presto e continuare con i loro lavori.
Quando arrivò il mattino con la prima luce, il sole non era ancora sorto che gli animaletti erano già fuori dalle loro tane e si muovevano agitatissimi. Il leprotto come impazzito saltellava di continuo, gli uccellini cinguettavano come non mai, le coccinelle volavano frenetiche… Il bosco non sembrava più lo stesso, qualcosa era successo durante la notte.
Il fracasso svegliò anche il gufo che per lo spavento cadde dal ramo sul quale dormiva e gridò: “Calmatevi tutti, si può sapere cosa sta succedendo?”. Gli animaletti si zittirono per un lungo minuto, poi uno alla volta cominciarono a spiegare al gufo “Durante la notte è accaduto qualcosa, ieri sera quando sono andato a letto non avevo finito di preparare gli inviti. Avevo finito il succo di carote e i francobolli. Ed ecco.. Questa mattina quando mi sono alzato ho trovato tutti gli inviti finiti e in perfetto ordine” disse leprotto.
“Anche a noi è successa la stessa cosa” continuò grillo “ieri sera avevamo scritto solo qualche nota ma questa mattina abbiamo trovato un’intera canzone con tanto di spartito scritta su queste foglie” disse mostrandole.
Sembrava che durante la notte qualcuno avesse aiutato di nascosto gli animaletti del bosco.
In quel momento il sole sorse e illuminò la grande quercia, tutti gli animali si girarono e rimasero ammutoliti. “Grande quercia!” esclamarono gli uccellini “Dove sono finite le tue foglie?”.
La grande quercia guardò con amore gli animali che si riunivano intorno al suo tronco e con voce calda disse: “Sono rimasta molto colpita dal vostro impegno nonostante il poco tempo, così ho voluto aiutarvi.”
In quel momento Gufo saggio volo sul ramo più basso e aggiunse “La grande quercia, che è sempre molto generosa, ha voluto dare una mano agli abitanti del bosco durante la notte. Ha finito le sue foglie perché le ha usate tutte per darvi una mano, alcune sono servite come francobolli, su altre ha scritto le note della canzone, altre ancora sono state intrecciate insieme ai fiori per addobbare il prato”.
Gli animaletti rimasero molto colpiti e chiesero: “Cosa possiamo fare ora noi per la grande quercia?”, il gufo rispose: “Sappiate che un favore fatto con gioia rende tutti più contenti ma un favore non richiesto vale ancora di più. Anche voi ricordatevi di fare un favore a qualcuno ogni giorno e ogni volta che lo farete ricrescerà una foglia sui rami della grande quercia. Più favori farete e più velocemente ricrescerà la magnifica chioma della grande quercia.”
Gli animaletti risposero un “Siii” gioioso e da quel giorno si impegnarono a fare un favore a qualcuno ogni giorno.