AZIMUTH speciale Storia del Guidismo

IL GUIDISMO: breve storia 1907, il generale Robert Stephenson Smyth Baden Powell (22 febbraio 1857 – 8 gennaio 1941) parte con una ventina di ragazzi per sperimentare ciò che nella sua mente cominciava già a prendere forma: il metodo educativo dello scoutismo. Passa qualche anno e nel 1909 lo scoutismo si espande a vista d’occhio in Inghilterra. A Manchester, in un primo raduno di scout inglesi, si incontrano 11.000 esploratori. Fanno qui la loro prima apparizione, il 4 settembre, delle ragazze in una sorta di uniforme ricavata da quella degli esploratori che si andavano organizzando per loro conto ed esuberanti ed entusiaste chiedono a BP di accoglierle nel movimento e di pensare una grande avventura anche per loro. Non volle utilizzare il termine Girl Scouts perché, come ebbe a scrivere, l’uso di tale termine «significherebbe nient’altro che l’imitazione del movimento maschile, senza uno scopo e un’idea propri ed inviterebbe le ragazze a conformarsi ad un modello estraneo anziché a creare una propria identità6». BP raccoglie il desiderio delle ragazze e coinvolge sua sorella Agnes (18582 giugno 1945) che coadiuvò attivamente organizzando il movimento delle Guide. Agnes era la sorella maggiore di Robert Baden-Powell e al tempo in cui assunse la carica di “Presidente” delle guide aveva 50 anni. Era una buona musicista ed eccelleva nelle arti manuali. Miss Agnes insistette sempre sulla vita all’aperto quale valore fondante per il movimento delle guide, movimento che divenne ufficiale il 24 settembre 1915. Agnes lavorò alacremente insieme a BP nell’adattare il libro, “Scouting For Boys” anche per le ragazze e vennero così alla luce “Handbook of the Girl Guides” ed “How Girls can Help to Build up the Empire”. Nel 1917 rassegnò le proprie dimissioni ma rimase vice presidente del movimento fino alla sua morte. Nel frattempo BP sposa nel 1912 Olave St Clair Soames (22 febbraio 188919 giugno 1977) una donna dallo spirito attivo, amante degli sport all’aperto e abile violinista, che subito si lascia coinvolgere in questa esperienza divenendo prima Commissaria di Contea delle Guide, poi Capo Guida nel 1918 e infine viene eletta Capo Guida del Mondo nel 1930. Olave contribuì fortemente allo sviluppo del Movimento del Guidismo femminile, visitando 111 Nazioni durante la sua vita, sia per partecipare ai jamboree mondiali sia per far visita alle associazioni nazionali di Guide, per 29 anni a fianco di sir Robert e dopo la sua morte, da vedova, per altri 36 anni; Frattanto anche in Italia il movimento scout prende corpo: nel 1916 ad opera anche del conte Mario di Carpegna viene costituita l’ASCI (Associazione Scouts Cattolici Italiani), ma la sua crescita viene resa difficile inizialmente dalla Prima Guerra Mondiale e poi a causa dell’avvento del fascismo dove viene ufficialmente abolito il movimento scout; ma un piccolo nucleo, le Aquile Randagie, sopravvive in attesa della caduta del regime e degli eventi bellici scatenatisi nel 1940… il 28 dicembre 1943 a Roma, alle Catacombe di Priscilla, la Squadriglia Guide Scoiattoli guidata dalla nipote del conte Mario di Carpegna, Giuliana, pronuncia la propria Promessa nelle mani di padre Adriano Ruggi d’Aragona O.P. che, essendo stato nella sua giovinezza Capo e Commissario dell’ASCI, poteva rappresentare idealmente la grande famiglia degli scout. Con quella cerimonia si viene a formare ufficialmente l’AGI, acronimo di Associazione Guide Italiane L’8 Dicembre 1944 l’AGI viene riconosciuta prontamente dalla Santa Sede, e gli anni a seguire sono anni che servono anche per elaborare il metodo Coccinelle e il metodo Scolte, oltrechè per cominciare a realizzare i primi Campi Scuola. Nel 1954 a seguito di una Route Nazionale per le Commissarie viene sancito lo Statuto. Dopo le profonde riflessioni sociali e culturali e dagli sconvolgimenti innescati dall’avvento del 1968 si aprì un dibattito interno all’AGI come pure nell’ASCI. A seguito di questo dibattito il 4 maggio 1974 le due associazioni riunite in assemblea deliberarono di riunirsi nell’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) che, tenendo conto delle evoluzioni educative e pedagogiche del tempo, introduceva la Coeducazione: la possibilità di educare insieme i ragazzi e le ragazze prevendendo anche attività in comune. Alcuni capi ritennero tuttavia di non confluire nell’AGESCI, ma di rimanere fedeli al metodo originario pensato da Baden Powell, mantenendo intatte alcune strutture e separati i metodi educativi, bastai sull’Itereducazione, per i ragazzi e le ragazze e confluirono nell’FSE (la Federazione dello Scoutismo Europeo) nata qualche anno prima. Il 14 aprile 1976 a Roma viene formalizzata la nascita dell’ASSOCIAZIONE ITALIANA GUIDE E SCOUTS D’EUROPA CATTOLCI DELLA FEDERAZIONE DELLO SCAOUTISMO EUROPEO. Qualche settimana dopo si celebra la festa di San Giorgio a Bosco Tagliente, in quell’occasione partecipano il primo Riparto Guide e il primo Cerchio di Coccinelle italiane censite nell’FSE.
“Recentemente mi è stato chiesto perché avessi scelto il nome di guide per il movimento delle ragazze, invece di chiamarle “Girl Scouts”. Ebbene, la mia idea era questa. Oggi, le donne si sono conquistate negli affari del mondo una parte assai maggiore che in passato. Tale evoluzione, oltre ad esser nuova per loro, è anche un vantaggio palpabile per il progresso umano. La formazione delle guide è strutturata in modo da preparare la giovane generazione ad assumersi questa accresciuta responsabilità. C’è tuttavia da sperare che le nuove attività delle donne non cambieranno la loro mentalità al punto da indurle a dimenticare i loro speciali poteri-doveri in quanto donne. Uno dei più grandi tra questi è la forte influenza verso il bene che esse possono, se vogliono, esercitare sugli uomini. Tale influenza può rafforzata dal miqlior cameratismo che deriva da una più larga esperienza di vita: ma può esser indebolita dall’intrusione in quello che è decisamente il settore degli uomini. Le capacità di creare un focolare e di formare un carattere, che sono ad un tempo privilegio e responsabilità delle donne, sono oggi richieste più che mai, così come lo sono la tenera simpatia, il paziente coraggio, e la tranquilla dignità che aiuta un uomo e rialza il livello della sua cavalleria. Perciò il valore di una donna in gamba nel mondo è più alto che mai sia in quanto consigliera che come compagna dell’uomo. Il termine “guidare” sembra riassumere in una parola l’alta missione della donna, come madre, come moglie e come cittadina. Il nome di “guida” è quindi il migliore che possa esser dato a una ragazza, quale alto richiamo all’ideale cui essa si sta preparando. Questo valore sarebbe perduto e lo scopo svilito se si usasse il termine “scout”. Ciò significherebbe niente di più che l’imitazione del movimento dei ragazzi senza uno scopo od idea ulteriori, e inviterebbe le ragazze a seguire un modello altrui piuttosto che assumerne uno loro proprio, a indebolire la loro posizione anziché rafforzarla come la vita moderna richiede.”

 Firma baden powell

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