Il cammino dei suoi “Frati Minori”
La Regola composta da San Francesco su domanda del cardinale Ugolino de Conti, futuro papa Gregorio IX e approvato solennemente da Onorio III nel 1223, era formata da dodici capitoli,
essa prescriveva una rigida e assoluta povertà, il lavoro per procurarsi il cibo e l’elemosina come mezzo sussidiario di sostentamento.
Capo dell’Ordine, che si propagò rapidamente al punto che, vivente ancora il fondatore, annoverava già tredici Province, fu un Ministro Generale. Le costituzioni furono redatte da San Bonaventura da Bagnoregio.
Mentre ancora l’organizzazione del nuovo Movimento religioso si stava consolidando, scoppiarono i primi contrasti. I membri dell’Ordine si divisero in due fazioni: la prima intendeva adottare forme meno severe di vita comunitaria e prescindere dall’obbligo assoluto della povertà, al fine di rendere meno difficile lo sviluppo dell’Ordine stesso; la seconda al contrario, si proponeva di uniformarsi alla lettera e allo spirito delle norme lasciate del fondatore.
I numerosi tentativi per placare i dissensi non ebbero effetto, anzi questi si acuirono di più quando Gregorio IX con la bolla “ Quo elongati ” (1230), concesse ai frati, che presero in seguito il nome di “ Conventuali “, la possibilità di ricevere beni e di amministrarli per le loro esigenze.
Nel campo opposto, correnti definite ereticali, come quelle degli spirituali e dei fraticelli, rappresentarono l’ala estrema del francescanesimo e agitarono un programma di rinnovamento religioso misto a un’auspicabile rinascita politico-sociale, che sarebbe dovuto sfociare dell’avvento del regno dello Spirito, ma si attirarono scomuniche e persecuzioni delle autorità ecclesiastiche e feudali.
La divisione i due Movimenti, Osservanti e Conventuali, fu sanzionata nel 1517 da papa Leone X; nel 1525 papa Clemente VII approvò il nuovo ramo dei Frati Cappuccini, guidato dal frate Minore
Osservante Matteo da Bascio della Marca d’Ancona, dediti a una più austera disciplina, povertà assoluta e vita eremitica; altre famiglie francescane riformate sorsero nei secoli (Alcantarini, Riformatori, Amadeiti) in seno o a fianco degli Osservanti, ma tutti obbedivano al Ministro Generale dell’Osservanza.
L’ordine francescano comprende anche il ramo femminile, le Clarisse e il Terz’Ordine dei laici Terziari francescani, fondati dallo stesso San Francesco nel 1221, per raccogliere i numerosi seguaci già sposati e di ogni ordine sociale.
L’Ordine, ai cui membri dei diversi rami, Leone XIII nel 1897, ingiunse di prendere il nome comune di Frati Minori, è tra i più importanti della Chiesa. Oltre alle pratiche religiose e ascetiche, essi furono e sono dediti alla predicazione, a un apostolato di tipo sociale di luoghi di cura, e soprattutto all’opera missionaria.