Nei prossimi giorni ripercorreremo il Capitolo delle Stuoie di Assisi 2014.
Non lo facciamo per relazionare.
Lo facciamo perché leggendolo e rileggendolo abbiamo avuto una conferma.
Ossia che Nostro Signore è Famiglia Felice in quanto presente in mezzo a noi. Ci ha parlato ed ha segnato una traccia. Ci ha chiamati con chiarezza e forza e lo ha fatto al Capitolo delle Stuoie attraverso le voci di tutti noi. Ma a cosa ci ha chiamati? Lo si capisce chiaramente “osservando” ogni parola.
Cominciamo, ad esempio, dall’ introduzione di Daniele Filippone che ci ha condotti sapientemente su questa pista:
“Nell’invito dei Vescovi al Convegno Nazionale della Chiesa Italiana del prodssimo anno c’è la seguente citazione, che racchiude i tre aspetti chiave attorno a cui ruota il tema della Rupe e l’esempio di San Francesco: “L’uomo è designato a essere l’ascoltatore della parola di Dio che è il mondo. Dev’essere anche colui che risponde.Mediante lui, tutte le cose devono tornare a Dio in forma di risposta” (R. Guardini).
Vediamoli brevemente uno alla volta
- L’uomo è designato ad essere ascoltatore della parola di Dio che è il mondo. Innanzitutto occorre saper e voler ASCOLTARE il mondo esterno per saperne cogliere i segni e i messaggi. Anche Francesco si è messo in ascolto e ha incontrato a Spoleto una visione davanti alla quale ha espresso la domanda che guidato questa Rupe: “ Signore cosa vuoi che io Faccia?”
- Dev’essere anche colui che risponde.
In secondo luogo bisogna avere la forza e il coraggio di rispondere, come Francesco ha fatto a San Damiano. Tutti abbiamo sperimentato in questi giorni la difficoltà a dare la risposta alla domanda” Signore cosa vuoi che io faccia?”. Sicuramente per rispondere occorre avere il coraggio di fare una scelta e di scegliere un progetto di lungo termine per la propria vita.
- Mediante lui, tutte le cose devono tornare a Dio in forma di risposta Francesco, dopo aver risposto a San Damiano ha testimoniato la sua scelta e col suo esempio, le sue opere e l’aiuto di Dio ha costruito una comunità che ancora oggi è diffusa in tutto il mondo. E noi come testimoniamo la nostra scelta? Che testimonianza diamo ai bambini che ci vengono affidati?” (Daniele Filippone).
Da questo punto in poi Vi auguro, nei giorni che verranno, di godere a pieno del Nostro Capitolo.
Buona Caccia.
Marco Cavalieri