…un segreto secondo me c’è stato. Quel Vangelo imparato a memoria negli anni dell’infanzia all’ombra della vecchia chiesa di San Giorgio (oggi inglobata nella Basilica di S. Chiara) a  pochi passi da casa sua (le cui pareti sono inglobate nella Chiesa nuova), resta sepolto nel suo cuore per anni. Succede così anche a molti di noi: lo si ascolta per anni della nostra vita, ma raramente ci si confronta con quelle parole. Ve ne sono di più forti che lo sovrastano: è stato così anche per tutta la giovinezza di Francesco. Quando però quelle parole fanno “breccia”, allora sono capaci di risvegliare un “gigante” e sprigionare energie nuove. Tornare ad Assisi, anche questa volta, ci permetterà di riscoprire quante energie teniamo ancora prigioniere, quante potenzialità potremo, con la forza del Vangelo, riscontrare e mettere in gioco.

F. Catani, a cui tanto dobbiamo, cin insegna che “Non è soltanto per la storia del lupo di Gubbio che S. Francesco è il Protettore dei Lupetti: noi Lupettisti dobbiamo chiedere a Lui insegnamenti ben più profondi. E cominciamo a questo proposito a rileggere ed a lungamente meditare il Fioretto sulla vera Letizia”.

Anche noi su quelle pagine possiamo soffermarci insieme in questi ultimi giorni di febbraio e chiedere “insegnamenti ben più profondi” per rafforzare il nostro cammino di formazione capi, in vista di un sempre più qualificato servizio educativo, punto di forza per una società migliore e più fraterna e volto di una Chiesa sempre in cammino verso quelle “periferie” che uno scout sa scorgere più di altri.

continua…

Buona Caccia.

Don Angelo Balcon – Baloo d’Italia.