“Il nostro progetto deve guardare lontano, anzi ancora più lontano.
Noi come capi scout ci dobbiamo interrogare sul senso che stiamo dando oggi alla nostra vita, avendo fatto una scelta di servizio.
Pur accettando il fatto che un domani potrebbe accadere qualcosa o mostrasi un segno particolare che cambia le carte in tavola, io comunque, oggi, devo traguardare per la vita la mia scelta di servizio.
Nella realtà dei nostri branchi può capitare che venga proposto “Fai l’Akela quest’anno perché abbiamo il buco, stai un anno e mezzo poi vai a fare il servizio militare poi torni e farai altre cose, poi vediamo” -ecco- questo non è un progetto di lungo termine , non è una scelta del tipo di cui stiamo parlando.
In quale prospettiva riusciamo a vedere il nostro progetto di vita legato allo scoutismo?
E come lo testimoniamo davanti ai nostri bambini, ai genitori, alle famiglie, al gruppo, al distretto ?
E quali scuse ci inventiamo per dire “in effetti non posso”?
Quali remore ci facciamo quando vediamo il rischio ?
Non facciamo nulla, viviamo alla giornata, “vediamo… poi qualcuno prenderà il mio posto”?”.
Daniele Filippone
Con questo Interrogativo il Capitolo delle Stuoie segna in verità una direzione chiara che ha il sapore del progetto consapevole.
Nei giorni che verranno metteremo in comunione gli interventi di molti di noi che hanno reso il Capitolo delle Stuoie una pista da seguire con passo fermo nei prossimi anni.
Buona Caccia.
Marco Cavalieri