Alla televisione c’è il circo di Monte Carlo con acrobazie, scenette comiche ed esercizi impossibili.
Applaudo e mi diverto, anche perché è una delle poche trasmissioni accettabili nelle frequenze televisive. Entra in scena un giocoliere che fa girare sulla sommità di una serie di aste verticali dei piatti da cucina, quasi fossero trottole. Mentre il piatto gira ne mette un secondo sull’asta successiva, poi un terzo, e così via … Prima di avviare il quarto deve ridare una spinta al primo perché nel frattempo ha perso velocità e comincia ad ondeggiare, perdendo l’equilibrio. Così il giocoliere continua il suo show, mettendone molti su varie aste. La sua bravura sta nel mantenere i numerosi piatti in equilibrio, continuando a metterne altri, con grande precisione, tenendo il pubblico con il fiato in sospeso, divertendosi e facendo divertire.
Tutti siamo rimasti incantati almeno una volta dalla magia di questi artisti itineranti.
E alla fine mi son chiesto: cosa può insegnarci tutto questo nello svolgimento del nostro servizio?
Solitamente a settembre, e lo spero molto, ogni unità redige un programma generale che diventa la guida essenziale per impostare le attività della Pista dell’anno scout. Il programma è una serie di temi, tecniche, concetti e valori che vogliamo trasmettere attraverso le attività.
Ogni attività “nasconde” uno o più obiettivi e viene collocata in una riunione, una caccia, un evento. Una volta realizzata e compiuta si passa, quasi meccanicamente, alla successiva cercando di seguire il programma precedentemente pensato. Il punto è che a volte
dimentichiamo ciò che è stato fatto o forse non ha sedimentato in qualche modo nei ragazzi.
Il programma potrebbe così risultare una serie attività a sé stanti, a tenuta stagna, che consideriamo concluse una volta terminate. Le nostre attività si dovrebbero amalgamare le une con le altre creando un reticolo intersecante per un’efficace azione educativa.
Mi spiego con qualche esempio.
Proponiamo una attività sulla B.A. per una, due riunioni? .. passiamo ad una attività natura, poi una di tecnica … Tutto esatto! Abbiamo un programma e degli obiettivi da rispettare, e poi? Con l’andare del tempo la B.A. può essere (ahimè!) dimenticata o rimanere solo un lontano ricordo. Quel ricordo andrebbe ripreso e valorizzato ogni qualvolta se ne presenti l’occasione. Akela fa ancora “roteare il piatto” della B.A. quando nel corso dell’anno:
… coglie il momento e “improvvisa” una B.A. facendo raccogliere le cartacce nel campo dell’oratorio anche se non era nei piani …
… alla caccia con il Consiglio di Akela in città si accorge che una signora con passo faticoso sta portando la spesa e propone ai lupetti di …
… quando durante l’anno ritorna brevemente sull’argomento con un piccolo racconto …
… porta l’esempio di un fatto di cronaca di qualcuno che si è reso utile per gli altri …
… propone, ricorda ed esalta una B.A. di cui è stato testimone …
…con spontaneità ricorda nel tempo, in ogni momento ai Lupetti che si può fare una buona azione. Akela ravviva la proposta della B.A. richiamandola nel tempo per non far diminuire l’interesse e per non far assopire il valore del “tiro birbone” in Branco.
Altro esempio? Sulla natura?
… ferma l’attenzione dei lupetti per far osservare il colore delle foglie d’autunno.
… all’inizio della riunione porta in tana un bellissimo bruco colorato che ha trovato quando andando alla riunione in bicicletta, si è accorto che vicino alle sella
… durante una caccia si ferma e toglie un filo di ferro attorno ad un albero sofferente …
… dice al Branco “Faremo la rupe lì tra l’erba che è un bel posto” (anziché nel cemento del parcheggio antistante) …
… attraversando in caccia l’acqua di ruscello ricorda le parole che diceva S. Francesco <<Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua>> e invita i lupetti ad un piccolo gioco improvvisato …
… trovata una ghianda insegna a fischiare con il guscio tenendola fra le dita..
Molti di questi esempi possono unire due intenti, ve ne siete accorti? Certamente si. Il programma che guida le nostre attività, scritto ad inizio anno non è una serie di attività che terminano nella riunione dove sono state proposte. Continuano a vivere serpeggiando come Kaa nelle attività del Branco, nella vita di ogni giorno e nella vita di Akela, del Consiglio di Branco e dei lupetti.
Anche se le attività servono per trasmettere i valori in cui crediamo, esse diventano efficaci quando sono proposte e vissute continuamente nei fatti di ogni giorno.
L’educatore ha in mente tutto questo: vivere e far vivere le nostre attività giorno per giorno, in modo semplice e vero, con equilibrio, divertendosi e facendo divertire.
Buona caccia