“Akela, il grande e grigio lupo solitario, che guidava tutto il branco con la forza e l’astuzia, giaceva tutto disteso sulla sua rupe”. Ogni Lupetto ha bene davanti a sé la figura del suo Akela, così come è successo per la prima volta a Mowgli alla rupe del consiglio in quella notte di luna piena, modello da osservare e da emulare in ogni piccolo particolare e dettaglio. È questa la grande Caccia, l’importante sfida, che Akela e i Vecchi Lupi si trovano a vivere ogni settimana con i Lupetti che sono stati loro affidati, sapendo di essere esempio a cui i bambini guardano. Ma come questi adulti vivono il loro rapporto educativo con i bambini? Lo fanno tramite un linguaggio unico che è il Metodo Lupetto.
Il lupetto ascolta il Vecchio Lupo
Come ci ricorda il primo articolo della Legge del Branco, per essere felice ogni Lupetto cercherà di fare del suo meglio per fare così come fa il suo Akela, il suo Vecchio Lupo. Per giocare bene e così divertirsi di più, un po’ alla volta, il Cucciolo capirà che sarà bene seguire l’esempio dei Lupetti più esperti che sanno fare come fanno i loro Vecchi Lupi e così saranno sicuramente più contenti. E come facciamo noi Vecchi Lupi a seguire il nostro primo Akela, il nostro fondatore, per essere sicuri di fare come lui, di seguire la sua traccia, e di poter vivere al meglio il Metodo da lui congegnato con uno spirito profetico? Ora, il nostro primo grande Vecchio Lupo, Baden Powell, giace sotto una lastra di pietra con la testa rivolta verso le montagne in Kenya, immerso in un meraviglioso paesaggio. Non può più, dunque, lui venire a noi perché lo imitiamo. Dobbiamo noi andarlo a cercare in ciò che di Lui resta: nei suoi libri; nei libri della sua vita… (F. Catani). Come Akela, tutto steso sulla sua roccia, anche B.-P. è a stretto contatto con una pietra. Pietra simbolo di sicurezza, di saldezza, pensiamo alla casa costruita sulla sabbia e sulla roccia… Per noi lupettisti di oggi, che desideriamo poggiare i nostri piedi, reggerci con fiducia su un metodo sicuro, dove possiamo trovare stabilità, equilibrio? La nostra pietra di paragone odierna, la rupe del consiglio dove adagiarci è, ancora una volta la voce di B.-P., la parola del nostro Vecchio Lupo così come è stata fissata per iscritto sul Manuale dei Lupetti.
Tanti auguri Manuale dei Lupetti
Nel 2016 cade il centesimo compleanno della prima edizione del Manuale. Da Vecchi Lupi in gamba di oggi, consapevoli di avere una lunga tradizione di Lupettismo Cattolico alle spalle, non possiamo perdere l’occasione di quest’anniversario per tornare a rileggere, con sempre maggiore stupore, le pagine oramai consunte di questo libro. Dobbiamo continuare a meravigliarci – non lo facessimo diverrebbe uno sterile elenco di pratiche – della freschezza del Lupettismo, del suo saper andare alle verità antropologiche della fanciullezza, della capacità di saper creare una relazione educativa così potente ed efficace ancora in grado, pur passati cent’anni, di poter continuare a cambiare la vita di tanti bambini e di renderli felici.
Leggiamo assieme in Consiglio di Branco
Ma come fare per continuare a stupirci e a vedere come nuove le pagine del Manuale dei Lupetti? Un primo modo è quello di rileggere il libro e di appuntarsi nel proprio carnet personale quanto riusciamo a realizzare con i Lupetti e di come questo, oggi, viene recepito. È un modo per entrare in relazione, quasi paritetica con l’autore, in quanto ci si pone come in un atto di prosecuzione della creazione dell’idea del Metodo. Siamo chiamati a mantenere in vita un qualcosa che non potrebbe essere altrimenti se non con dei bambini e con degli adulti educatori, dei Lupetti e dei Vecchi Lupi. La relazione educativa, così come per Mowgli che seguiva l’esempio di Akela, di Baloo e di Bagheera, avrà senso se avverrà all’interno di una Pattuglia Direttiva che è un corpo educante nel suo insieme. Così l’azione formativa, che ogni Lupettista serio deve con rigore mantenere viva, trova il luogo deputato all’interno della Pattuglia di Direzione del Branco (che noi chiamiamo con il linguaggio della Nuova Parlata, Consiglio di Branco). All’interno di questo gruppo di amici che condivide il desiderio di servire il prossimo educando i bambini, gruppo animato da forti relazioni pedagogiche, si troverà il terreno fertile per far crescere la passione per il Metodo che, come dicevamo in apertura, è un linguaggio, nel suo complesso, che serve a comunicare con i bambini per portarli ad essere autonomi e per questo felici.
La sesta Rupe Nazionale dei Consigli di Branco
Per questo motivo ci daremo appuntamento con tutti i Consigli di Branco d’Italia, attorno alla Rupe d’Italia, nei prossimi 2 e 3 aprile 2016, presso la Base Nazionale. Ci incontreremo per ridare impulso ai nostri bei Consigli di Branco perché diventino sempre di più luoghi di relazioni formative con il fine di mantenere vivo, in quanto conosciuto e vissuto, il Manuale dei Lupetti. Come ci insegna Fausto Catani, primo storico Akela d’Italia del periodo post-bellico e vero ideatore del Lupettismo Cattolico, perchi voglia dedicarsi al Lupettismo sarebbe assurdo, voler prescindere dalla conoscenza del Manuale dei Lupetti in quanto “il Manuale dei Lupetti è il Lupettismo”.
Giuliano Furlanetto
Akela d’Italia