Non mettete nessuno in condizioni di essere spettatore o di rimanere in attesa del proprio turno. Ogni Lupetto deve essere occupato tutto il tempo nel lavoro o nel giuoco. Ricordate che la mente infantile non può rimanere a lungo impegnata su uno stesso argomento. I frequenti cambiamenti, comportanti varietà e contrasto, dovranno contraddistinguere i vostri programmi. Il giuoco è la cosa più importante della vita di un bambino, perciò inserite molti giuochi.”

 Cit. Baden Powell. Il Manuale dei Lupetti.

 Se riflettiamo bene, da queste poche righe viene fuori tutta la logica dei “ Perche?”.
Nasce chiaramente la necessità di guardare al Lupetto e non al Branco intero. Viene richiesta al Vecchio Lupo la capacità di individuarne i bisogni personali e di essere in grado di mettere in atto una conseguente e puntigliosa azione di Programmazione,

Il programma che ne viene fuori è a questo punto uno sguardo sulle necessità del bambino e l’ ideazione delle attività ideali  che ne stimolano la soluzione.
Ma la cosa più bella che il Fondatore ci indica, come presupposto essenziale affinché una attività educativa sia efficace e seria, è la necessità di non perdere di vista che I’ attività principale di un bambino, il suo lavoro, è giocare.

Costringere dei bambini a restare fermi perché un concetto è troppo nobile per farlo passare attraverso il gioco è solo un atto di superbia. E un tentativo dell’educatore di sentirsi l’attore principale dell’ azione educativa. E’ dimenticare Dio e figli che Lui stesso ci ha affidati.

Buona Caccia.
Marco Cavalieri