Chi di voi ha tenuto bene gli occhi aperti, ricorderà che poco più di un mese fa ci eravamo lasciati con due interrogativi. Sulla falsa riga del modello di giornalismo anglosassone, basato sulle 5W avevamo analizzato alcuni aspetti della preparazione alle Vacanze di Branco. Abbiamo risposto ai perché sia utile farle, abbiamo elencato quali caratteristiche “minime” debba avere il luogo che ci ospiterà e quale sia la durata consigliata e le tempistiche entro cui stare. Per rispettare però lo schema che ci siamo proposti, restano due domande. Chi e Cosa. Sono i due quesiti più delicati.
Verrebbe da rispondere di getto, in modo -probabilmente- troppo superficiale. Quando si parla di Vacanze di Branco e si dice chi, banalmente si potrebbe rispondere i lupetti. Già, ma non sarebbe una risposta esaustiva. Resterebbe una parola buttata lì, incompleta. Perché i “lupetti”, non sono “i lupetti”, ma sono Marco, Francesco, Giacomo, Lorenzo, Samuele. Sono i singoli bambini che nostro Signore ha deciso di affidarci. Ognuno di loro ha esigenze diverse ma soprattutto doni differenti. Ognuno ha capacità che spesso restano nascoste dall’egoismo, l’egocentrismo, la vivacità e tutte quelle caratteristiche positive o negative che fanno parte del bambino a quell’età. Quante volte abbiamo sentito ripetere le parole “educare al singolo”? Probabilmente troppe. Il problema reale è quante volte ci fermiamo a riflettere seriamente su quelle 3 parole, tanto semplici quanto fondamentali per il nostro metodo. Ed è qui che subentra il cosa. Che il lupettismo si basi su 3 pilastri principali – Gioco, Tecnica, Giungla – tenuti insieme dalla Famiglia Felice che aleggia su ogni branco è cosa nota. Ma imparare la lezione a memoria non serve a molto se poi ci ritroviamo a “scopiazzare” attività proposte negli anni precedenti. A riempire le caselle di un programma asettico e privo di qualsiasi anima. Le vacanze di Branco non sono le caselle di una tabella Excel da compilare.
COSA proponiamo alle Vacanze di Branco è l’ago della bilancia tra le due possibilità: una buona riuscita o una pessima riuscita. Non esiste una via di mezzo. È per questo che bisogna iniziare a programmare con largo anticipo, partendo proprio dalla prima delle 5W: CHI? Riflettere attentamente su ogni singolo lupetto vi aiuterà a costruire delle attività che per i vostri lupetti resteranno indimenticabili. Per il divertimento, certo. Ma soprattutto per quegli aspetti educativi che sapranno riconoscere nel momento in cui LORO diverranno Vecchi Lupi. Una buona verifica dell’anno è la giusta base di partenza, quindi. A quel punto vedrete che le idee per le attività da proporre verranno da sole. La chiave sta proprio lì: pensare al sorriso dei lupetti che vi sono stati affidati, alla loro felicità. Al bene vero che potranno trarre dal più semplice canto alla più elaborata caccia. E vedrete che quelle caselle della vostra tabella, assumeranno incredibilmente le sembianze di piccoli mattoncini da offrire a ogni singolo bambino per costruire l’uomo della partenza che
diventerà da grande.
P.S.: Un aspetto fondamentale – nello scoutismo come in questo caso – è la condivisione. Raccontare agli altri per comprendere quanto abbiamo fatto. Ascoltare gli altri per confrontarsi e capire dove e come si possa migliorare. Per questo, una volta tornati dalle Vacanze di Branco, potrete scriverci e raccontare come sono andate all’indirizzo lupetti@fse.it I vostri racconti verranno pubblicati sul portale così da creare una rete di condivisione da cui tutti potremmo trarre giovamento.