Sarebbe semplice stilare una lista di possibili attività pratiche belle e pronte da riproporre tali e quali in Branco e approfondire le prove della pista che citano esplicitamente l’uso del quaderno di caccia: semplice, ma riduttivo e poco utile. A ben guardare, se questa è l’esigenza, c’è già un sussidio (“La Pista nel Branco” [1]) che copre tutte le prove della pista, spiegandone l’obiettivo e proponendo attività pratiche.
Il rischio è che l’uso del Quaderno stia diventando un obiettivo e non più un mezzo, e se così fosse ci sarebbe qualcosa che non va.
Proviamo a fare chiarezza: il Quaderno di Caccia è “un utile mezzo per lavorare su diversi aspetti del carattere del bambino, promuovendo l’ordine, l’attenzione alle cose ben fatte, l’osservazione e la capacità di raccontare e disegnare”.[2]
Va da sé che il Quaderno di caccia sia – e debba essere – per sua natura uno strumento vivo e utile, non una raccolta di bellissime pagine che servono a poco o nulla o, peggio, una collezione di fotocopie date dai Vecchi Lupi.
Alla fine di questa chiacchierata vi prometto un colpo di scena, intanto proviamo a rendere più pratici gli obiettivi educativi di questo strumento.
L’ordine
Il Lupetto impara a organizzare il materiale che raccoglie nel Quaderno di caccia secondo uno schema logico (canti, racconti di cacce, preghiere ecc.) che svilupperà via via crescendo e progredendo lungo la pista. Il Lupetto modificherà le sezioni in cui suddivide il Quaderno e ne cambierà l’ordine: insomma, lo adatterà a se stesso, affinché sia comodo e utile a lui. Ciò che ci interessa non è se venga prima la parte sulle preghiere o quella sulle schede natura: l’importante è che il quaderno aiuti lo sviluppo progressivo di un ordine mentale nel bambino e ne sia il riflesso.
Un esempio: la prova n° 9 della Pista di Zampa Tenera.
L’attenzione alle cose ben fatte
La cura del Quaderno di Caccia non fa eccezione alla Parola Maestra quindi non può che essere una cosa ben fatta. Per prima cosa, un Quaderno disordinato o incompleto non sarà mai utile a nessuno e nemmeno uno mezzo rotto che cade a pezzi: non confondiamo un Quaderno vissuto con uno malconcio o trascurato! Al contrario, il Lupetto proverà doppia soddisfazione nell’avere con sé un “bel” Quaderno di Caccia che gli sia utile durante le attività e sarà orgoglioso in quanto raccoglierà il frutto del suo impegno e dei suoi sforzi. Akela e i Vecchi Lupi sono degli ottimi osservatori e non mancheranno di notare ed elogiare quanto fatto dai Lupetti, incoraggiando ciascuno a fare del proprio meglio.
L’osservazione e la capacità di raccontare e disegnare
Lo sviluppo del carattere del bambino in età lupetto passa anche attraverso due attività: il saper osservare e il saper raccontare ciò che si è osservato. Il Quaderno di Caccia è uno strumento utilissimo per allenare queste capacità: possiamo usarlo per annotare gli oggetti visti durante un kim vista, i suoni della natura ascoltati nel parco in cui si svolge la Caccia di Branco, per raccontare un’attività che è piaciuta particolarmente, e altro ancora.
Un’ottima idea è quella di approfittare delle Cacce di Branco per imparare a riconoscere la flora e la fauna della zona, costruendo nel Quaderno di Caccia un piccolo erbario, riportando le impronte, le tracce osservate e le abitudini degli animali presenti e così via.
Un esempio: la prova n° 17 della Pista di Prima Stella, la n° 27 della Pista di Seconda Stella, il percorso tecnico nella Caccia di Kaa proposta ne “La Giungla nel Branco” [3]
Attenzione: teniamo sempre a mente che le cosiddette attività natura non sono fini a se stesse. Attraverso la vita all’aperto e l’osservazione della natura, abituiamo i Lupetti a riconoscere le bellezze del Creato (di cui egli stesso fa parte), ad allenare la capacità di osservazione dei dettagli e la memoria visiva, tattile e olfattiva.
In conclusione
Abituiamoci a pensare al Quaderno di caccia come a una piccola cassetta degli attrezzi: il primo obiettivo è che esso contenga strumenti utili perché utilizzati. Abituiamo i Lupetti a vedere che anche i Vecchi Lupi utilizzano il proprio, così si renderanno conto della sua utilità. Siamo noi i primi a utilizzarlo per annotare i punteggi di un gioco, le prove superate dai Lupetti durante le attività, gli orari del pullman per tornare in tana da una caccia e così via: i Lupetti ci vedranno e saranno naturalmente portati a usare questo prezioso strumento e ad averne cura.
Buona Caccia!
Francesco Pinto
[1] La Pista nel Branco, Edizioni Scouting, a cura di Daniele Filippone, Marco Basile e Massimo Pannuti, 2022, pag 54
[2] Ibidem
[3] La Giungla nel Branco, ADLE Edizioni Padova, a cura di D. Alberto Bisson, Toni Covacic e Augusto Ruberto, 2004, pag. 260
Pubblicato il 7/4/2025