“Sforzati sempre di vedere ciò che splende dietro le nuvole più nere…” Baden Powell E’ buona abitudine prima di partire in Route o in uscita controllare sempre il meteo consultando il sito dell’Aeronautica Militare per essere certe se le condizioni climatiche sono adatte per camminare. Il limite di questi strumenti è che spesso in montagna possiamo trovarci in zone sprovviste di copertura di rete e rischiare che il telefono non prenda e rimanere quindi senza le info necessarie. Esistono altri strumenti tecnologici che vengono in nostro aiuto: l’utilizzo di un orologio da trekking. Stiamo parlando di orologi che hanno la funzione di bussola, altimetro, barometro e alcuni anche con rilevamento GPS. Si tratta, in sostanza, di uno strumento in grado di registrare le variazioni della pressione atmosferica, la quale aumenta o diminuisce in rapporto all’altitudine (maggiore è la quota, minore è la pressione), ma anche in base alla temperatura. Quando l’aria si scalda, infatti, tende a divenire più leggera e a spostarsi verso l’alto, creando zone di bassa pressione o cicloniche (portatrici di maltempo). Al contrario le masse di aria più fredda tendono a spostarsi verso il basso, creando zone di alta pressione o anticicloniche (foriere di bel tempo). Da questa interazione possiamo trarre importanti informazioni sull’evoluzione meteorologica. Una volta raggiunto un punto a un’altitudine nota e, tarato l’altimetro barometrico con quel dato, basterà, infatti, osservare le variazioni della pressione (e quindi della quota) che lo strumento segnerà nelle ore successive, per capire se si annuncia bello o cattivo tempo.   Ecco un piccolo vademecum sul rapporto fra le variazioni della pressione e il comportamento del tempo.

  • Sensibile e repentino aumento della pressione (quindi repentino abbassamento della quota segnalata dall’altimetro) – indica un miglioramento del tempo rapido ma probabilmente di breve durata;
  • Forte aumento della pressione durante la giornata – si annuncia almeno un giorno di bel tempo;
  • Aumento lento, uniforme e costante della pressione (protratto per un paio di giorni) – si annuncia un periodo di bel tempo stabile e secco;
  • La pressione si alza raggiungendo un picco anomalo – con assenza di vento e presenza di aria umida il fenomeno può annunciare la formazione di nebbia e foschia, ma non dovrebbero esserci precipitazioni;
  • Pressione in salita repentina e “a salti” – comportamento che annuncia tempo instabile e di difficile previsione;
  • Pressione in sensibile discesa – l’arrivo delle precipitazioni è quasi certo, soprattutto se il fenomeno è accompagnato da una variazione della direzione del vento, che comincia a soffiare da ovest;
  • Pressione in discesa sensibile e costante – annuncia l’arrivo di un fronte persistente di maltempo;
  • Caduta repentina della pressione, ma a livelli non molto bassi – in assenza di vento e con temperature calde è un campanello d’allarme che segnala l’alta probabilità dell’arrivo di temporali;
  • Pressione in caduta fra le 10 e le 12 – sull’Arco Alpino questo fenomeno annuncia con forte probabilità l’arrivo di una perturbazione. Se il vento arriva da ovest le precipitazioni cominceranno probabilmente entro le 24 ore successive. Con vento da est la perturbazione arriverà dopo le 24 ore.
Ricordate che in montagna il tempo può cambiare velocemente e le temperature possono abbassarsi di molto.  ]]>