Come ti chiami?

Caterina

Dove sei nata?

A Siena

Che lavoro fai?

La santa

Caterina, quale messaggio mandi alle ragazze di oggi?

Siete donne e la donna, meglio se di carattere, sa attivare il meglio negli altri. Ho offerto la mia vita per l’unità della chiesa divisa dallo scisma e tutti i giorni mi recavo in Piazza S. Pietro a pregare

Perché sei diventata Patrona delle Scolte?

Sono carismatica, mi piace stare con gli altri per questo ho creato l’Allegra Brigata, una comunità di amici con cui spendevo il tempo aiutando i bisognosi. Sono al passo con il mio tempo, mi interesso di ciò che mi circonda e faccio di tutto per portare la pace. Sono stata “infuocata” da un Amore così grande a cui non rinuncio, per cui non ritorno indietro.

Come fa una Scolta a prenderti come modello?

Innanzitutto, la relazione con Gesù mi ha aiutata a relazionarmi con gli altri, e questo oggi è fondamentale. Poi, non sono solo una donna mistica, anzi, sono appassionata e ho le mie paure, seguo “follemente” il mio amato: oggi le ragazze non fanno lo stesso quando sono innamorate? Non farebbero qualsiasi cosa per vivere una storia d’amore?

Cosa ti ha aiutato a mantenere attivo e costante il tuo rapporto con Dio?

Per mantenere il rapporto con Dio è importante perseverare: la preghiera è un dialogo che nutre la relazione. Fondamentale è l’ascolto della Parola. Dico alle Scolte: abituatevi a leggere il Vangelo, il modo in cui Gesù che vi parla, singolarmente. Trasformate la preghiera in parole spontanee, parlate della vostra vita, delle gioie e delle sofferenze che vivete.

 

Care Scolte e care Capo Fuoco, nel giorno della nostra festa voglio lasciarvi questa particolare riflessione. Caterina è stata una grande donna di carattere, coraggiosa, generosa e attenta a ciò che la circondava.

Che la nostra strada segua il ritmo delle sue parole: SIAMO FATTI PER GRANDI COSE!

Buona festa, Barbara