Apro le norme direttive della branca lupetti, vado all’indice, cerco velocemente e un po’ distrattamente “Promessa”. No, mi dico, a pagina 57 è descritta la cerimonia della Promessa, non è quello che mi serve. Ricerco, cacciando via velocità e distrazione e intanto metto a fuoco mentalmente in quale parte e paragrafo si può parlare della Promessa. Finché, come un cucciolo che china il capo mugugnando con se stesso perché è stato precipitoso nel tentativo di afferrare la preda, sommessamente esclamo: “I mezzi, la Promessa è un mezzo… dove vuoi che sia!”.

Anzi, a pagina 13 delle norme direttive la Promessa è elencata tra i mezzi principali che il Metodo Lupetto offre per la realizzazione a livello Lupetto del «conseguimento dei “4 punti” posti da B.P. a base del Metodo Scout».

Un mezzo educativo, quindi. Uno strumento che aiuta oggi l’educatore (il Vecchio Lupo) a far sì che il ragazzo a lui affidato (da Dio, dai genitori e dalla Patria, soggetti verso cui il Lupetto si impegna con la promessa) sia un migliore Scout domani. La Promessa, quindi, innanzitutto, è nelle nostre mani di Vecchi Lupi. Tocca a noi calibrare il tiro di tutte le attività del branco perché ogni Lupetto senta in esse la possibilità di viverle con l’aiuto di Dio e come possibilità di fedeltà a tutti i suoi Vecchi Lupi. Tocca a noi pensare oggi singolarmente a Paolo, capo sestiglia, Francesco, il suo vice, Matteo, prima stella, Mario, zampa tenera, Giorgio, cucciolo e così via per tutto il branco, e a come metterli in condizione, preghiera dopo preghiera, ban dopo ban, gioco dopo gioco, caccia dopo caccia, di stritolare prede che, per loro, significhino pensare “Sono contento di aver fatto una cosa nuova e bella” e per noi condividere “Oggi questo Lupetto sta realizzando la sua Promessa crescendo in questo o quell’aspetto concreto che domani farà di lui un migliore esploratore”.

Se la Promessa alla quale prepararsi e da mantenere non sta come l’orizzonte di ogni momento del branco, rischia di essere solo una tappa da superare per raggiungere le successive. Ma non rischiamo così di spingere i Lupetti a consumare anche l’esperienza del branco come un qualunque prodotto di consumo? Come le mani e le dita di Mowgli acquistarono agilità e abilità nell’intrecciare rametti, mettiamoci in caccia perché la nostra intelligenza e la nostra creatività intreccino sempre meglio la vita del Lupetto, il mezzo della Promessa e le attività del branco.