Inizio dell’Ordine dei Frati Minori

Francesco apparve un momento particolarmente difficile della vita della Chiesa, travagliata da continue crisi provocate dal sorgere di movimenti di riforma ereticali e lotte di natura politica, in cui il papato era allora uno dei maggiori protagonisti.
In un ambiente corrotto da ecclesiastici inganni e dalle violenze della società feudale, egli non prese nessuna posizione critica, né aspirò al ruolo di riformatore dei costumi morali della Chiesa, ma ad essa si rivolse sempre con animo di figlio devoto e obbediente.
Rendendosi interprete di sentimenti diffusi nel suo tempo, prese a predicare la pace, l’uguaglianza fra gli uomini, il distacco dalle ricchezze e la dignità della povertà, l’amore per tutte le creature di Dio e al di sopra di ogni cosa, la venuta del segno di Dio.
Ben presto attirati dalla sua predicazione, si affiancarono a Francesco, quelli che sarebbero diventati suoi inseparabili compagni nella nuova vita : Bernardo di Quintavalle un ricco mercante, Pietro Cattani dottore in Legge, Egidio contadino e poco dopo anche Leone, Rufino, Elia , Ginepro ed altri fino al numero di dodici, proprio come gli Apostoli, formanti una specie di “fraternità” di chierici e laici, che vivevano alla luce di una semplice proposta di ispirazione evangelica.
Il loro era un vivere alla lettera il Vangelo, senza preoccupazioni teologhe e senza ambizioni riformatrici o contestazioni morali, indicando così una nuova vita a chi voleva vivere in carità a povertà all’interno della Chiesa.
Per la loro obbedienza alla gerarchia ecclesiastica, il vescovo di Assisi Guido prese a proteggerli, seguendo con interesse e permettendo loro di predicare.
Ai primi del 1209 il gruppo si riuniva in una capanna nella località di Rivotorto , nella pianura sottostante la città di Assisi, presso la Porziuncola, iniziando così la “prima scuola” di formazione, dove durante un intero anno Francesco trasmise ai compagni il suo carisma, alternando alla preghiera, l’assistenza ai lebbrosi, la questua per sostenersi e per riparare le chiese danneggiate.
Giacché ormai essi sconfinavano fuori dalla competenza della diocesi, e ciò poteva procurare problemi, il vescovo Guido consigliò Francesco e il suo gruppo di recarsi a Roma dal papa Innocenzo III per farsi approvare la prima breve Proto-Regola del nuovo Ordine dei Frati Minori.
Regola che fu approvata oralmente dal papa, dopo un suggestivo incontro con in gruppetto, vestito dalla rozza tunica e scalzo, colpito fra l’altro da “quel giovane piccolo dagli occhi ardenti”; nacque così ufficialmente l’Ordine dei Frati Minori, che riceveva la tonsura entrando a far parte del clero; sembra che in quest’occasione Francesco abbia ricevuto il diaconato.