Cari vecchi lupi,
è da giorni che ho nel cuore il desiderio di scrivervi per condividere con voi le emozioni della Rupe e per riflettere sui doni che abbiamo ricevuto.
Ma i giorni sono passati ed è ormai anche ora di scambiarci gli auguri di Pasqua.

Ve li farò con una immagine che è ormai davanti a noi.

© epa07510428 EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON POOL TO ALL MEMBERS

Innanzitutto, porto con me la gioia che ho visto nei vostri occhi a Soriano: la gioia sedimentata di quelli del color del tasso e la gioia esplosiva dei più giovani. Condividere con voi la Rupe è stata un’esperienza davvero bella. Don Andrea Lonardo ha condiviso con noi le sue riflessioni legate alla bellezza dell’essere capi scout, educatori. Ha usato una immagine, forse ancora lontana dal vissuto di un gran numero dei presenti, ma che ha colpito me e tanti: essere padri, dare la vita. Ci sono certo tante difficoltà nel servizio, tanti ostacoli, tante incertezze: ma soprattutto vi è la gioia di servire, nella consapevolezza che quanto facciamo per i ragazzi segnerà la loro (e la nostra) vita. E non solo: renderà il nostro mondo più bello. Perché quando ci impegnano a star vicino ai lupetti e alle loro famiglie, noi creiamo isole di felicità, isole di risurrezione.
Che la Rupe non sia un momento isolato, che continui, scambiandoci idee e riflessioni. Vorrei sentire le vostre: scrivetemi, ci tengo davvero ad ascoltarvi e condividere con voi un tratto di strada.

E siamo giunti a Pasqua!

L’altra notte siamo rimasti attaccati alla TV guardando Notre Dame bruciare. Secoli di storia, di arte, di bellezza. La morte, anche quella di una cattedrale, ci interroga sempre. Capire che tutto ha una fine ci fa riconoscere il limite e la grandezza: di noi, delle cose, del mondo. La Pasqua del Signore si colloca qui, tra vite spezzate, desideri frustrati, fatiche quotidiane. Lui, il Signore della vita, assume tutto questo per traghettarci nel cuore stesso di Dio, per dirci che ciò che è davvero importante non muore mai!

Con e per i vostri Lupetti, vivete con intensità questi giorni splendidi, giorni così umani e così divini, giorni in cui tocchiamo con mano che Dio si fa nostro prossimo, sempre.

Che Dio benedica voi, le vostre famiglie e i nostri branchi!

Don Lorenzo Magarelli

assistentelupetti@fse.it