L’amore in san Paolo ha un carattere di iniziativa; se ha carattere di iniziativa non può essere proprio dell’uomo nei confronti di Dio; l’amore dell’uomo in senso proprio è quando l’uomo ha iniziativa, e allora questo amore è soltanto nei riguardi degli altri, perché io posso amare davvero di amore cristiano quando non ti amo perché mi hai fatto del bene, ma ti amo indipendentemente da questo; ti amo di amore preveniente, di amore disinteressato, di un amore in cui l’uomo ha l’iniziativa come in Dio. Dio mi ama: non ha fede, Dio, ama; è l’uomo che ha fede; ma la fede nell’uomo se è amore è abbandono, è un volersi lasciare amare, è un lasciarsi possedere da Colui che ti ha scelto.
In san Paolo la vita cristiana è nei riguardi di Dio fede, e nei riguardi del prossimo amore. Ma la fede che dice tutto il rapporto dell’uomo nei confronti di Dio non è una fede senza amore, perché tu non puoi lasciarti possedere da un altro se tu non ami: sarebbe prostituzione donarsi senza amore. Sarebbe prostituzione voler che Dio avesse ogni diritto su noi se noi di fatto non lo amassimo; ma il nostro modo di amare è precisamente accettare di essere amati, è precisamente il rispondere a questo amore divino col dirgli sì: «Tu mi vuoi, ecco sono qui, voglio essere tuo». Questa è la fede!