Perchè?

Non si tratta solo di fare strada raggiungendo luoghi significativi, ma di percorrere un pellegrinaggio, un cammino di conversione per raggiungere la vera gioia che provoca l’esultanza della vita. Compiere un pellegrinaggio interiore, lungo la strada che è stata percorsa da San Benedetto, invita a prendere la decisione di partire, permette di gustare la gioia della meta raggiunta e delle ricchezze spirituali che si ricevono, e fa ritornare a casa diversi, più capaci di amare Dio e i fratelli.

Dove?

Il Parco dei Monti Simbruini si estende per circa 30.000 ettari al confine tra Lazio ed Abruzzo; è una tipica area protetta dell’Appennino. L’intero territorio è caratterizzato dalla catena montuosa appenninica dei Simbruini, con cime che superano i 2000 metri. L’area è caratterizzata da estese faggete e piccoli centri abitati, ricchi di testimonianze storico-artistiche a volte millenarie.
È sicuramente l’acqua la protagonista dei monti Simbruini, sede delle principali sorgenti del fiume Aniene. Già gli antichi romani prelevarono l’acqua per mezzo di imponenti acquedotti e a tutt’oggi viene prelevata acqua potabile utilizzata per dissetare parte dell’area urbana di Roma. Il territorio si caratterizza per la sua natura di tipo carsico, con la presenza di numerose grotte e cavità.

Quando?

Pensato per un campo mobile estivo. Da valutare attentamente l’appoggio di punti di pernotto al chiuso per farlo in un diverso periodo dell’anno. Può essere una idea di meta anche per una uscita di due giorni in tarda primavera o inizio autunno.

Chi?

Roberto Di Trapano Incaricato Distretto roberto.rd@virgilio.it
Monastero di Santa Scolastica – Subiaco 0774-85569
Monastero del Sacro Speco – Subiaco 0774-85039
Abbazia di Casamari – Veroli 0775-282371
Certosa di Trisulti – Collepardo 0775-47024

Come?

Un suggerimento per un possibile itinerario di 6 giorni è quello di attraversare Marsia, Camporotondo e Subiaco. Da non perdere l’occasione di visitare e vivere un momento di forte spiritualità presso il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra e il Monastero del Sacro Speco. Un punto da sottolineare è la relativa facilità di raggiungimento dei luoghi con i mezzi pubblici.