SPIRITUALITA’ NELLO SCOUTISMO

Nel modo di vivere degli scout si acquistano abitudini e mentalità che possono essere molto utili nel cammino spirituale. Qui diamo alcuni esempi di come da alcune tecniche si possono ricavare stimoli per la vita spirituale.

ORIENTAMENTO
Se so orientarmi e far percorsi anche in terreni non segnalati, acquisto alcune capacità. Devo aver chiara la meta (mi domando: dove vado?) e scegliere la strada giusta per raggiungerla. Nel cammino faccio soste per orientarmi e controllo con la bussola la giustezza del percorso.
Nella nebbia mantengo la rotta.
Così nel cammino spirituale mi pongo delle mete, seguo delle strade, mi oriento con esami di coscienza, nei dubbi e nelle difficoltà mantengo la linea stabilita.

NODI
Legami che ci uniscono. Adattarsi agli altri, come nel nodo una corda si adatta all’altra nel modo giusto. Esistono molti modi per eseguire il nodo piano: alcuni di questi sono errati benchè il nodo appaia perfetto… è la metafora di come il falso possa essere simile al vero e ingannare.

SEGNALAZIONE
Nel ricevere una segnalazione ci si allena alla concentrazione, ad entrare in sintonia con il segnalante, all’attenzione, all’ascolto, a non distrarsi. Tutte qualità utili per riuscire a pregare mettendosi in sintonia con Dio e predisponendosi a riconoscere i Segni che ogni giorno ci invia.

TRACCE
Oggi si usa poco seguire delle tracce o ricercarle ma per B.P. è un’attività importante. L’abitudine all’osservazione, anche della natura, ci toglie dalla superficialità e ci rende capaci di osservare e meditare le tracce di Gesù e seguirle nel vangelo e nella storia del mondo. Chi si abitua ad osservare è più profondo, scopre meglio le tracce di Gesù nella propria vita. Gesù agisce nei santi e in tutti i cuori (Rom. 1,20)

INCARICHI DI SQUADRIGLIA
I diversi incarichi, distribuiti secondo le doti e le capacità di ognuno, formano la Squadriglia che opera con il concorso di tutti i membri. Leggiamo Efesimi 4,11-16 e I Corinzi 12,4-12 e 27-30.
I carismi diversi costruiscono l’unica Chiesa. Si è al servizio gli uni degli altri in armonia e complementarità.

GINNASTICA
Baden Powell ci porta con gesti concreti ad incontrare Dio. Dalla chiacchierata 21 (resistenza fisica) di SpR.
– Piegare il petto, espirando dire a Dio “Grazie”
– Rotazione del corpo a destra e a sinistra, pensando alle persone intorno a noi e dire a Dio “Benedici, padre mio, benedici…”
– Esercizio del “cono”. Mani unite (amicizia) che girano in tutte le direzioni. Affetto e amicizia sono doni di Dio: quando guardiamo in alto inspiriamo da Dio l’amicizia che riversiamo sugli altri.
– Esercizio di respirazione dall’alto in basso, dire a Gesù “sono tuo dalla testa ai piedi”
– Accovacciarsi e rialzarsi di seguito. Seduto o in piedi, al lavoro o al riposo mantengo il dominio di me (le mani sui fianchi); sia che nella vita mi ritrovi in alto (nella gioia) o in basso (nelle difficoltà) affronto la mia giornata a testa alta (con la schiena diritta) consapevole di offrire a Dio il mio lavoro, il mio riposo, la mia gioia e tutte le difficoltà.

OSSERVAZIONE
Per B.P. è un aspetto molto importante della formazione scout. Contrasta con il consumismo che è “mordi e fuggi”, che vuole tutto e subito senza godere e gustare le cose.
Osservare per noi scout significa “vedere e gustare” e Lodare. Gustare le opere d’arte (Dio si esprime nei grandi artisti) e ancora più le opere della natura (i cieli narrano la gloria di Dio).
I Pietro 2,3 “se avete gustato come è buono il Signore…” e salmo 33,9 “gustate e vedete quanto è buono il Signore”.

IL FUOCO 
Tanti tronchetti vicini tra loro fanno un fuoco, su di loro si sviluppa una fiamma viva, una sola fiamma (è lo Spirito Santo, è l’amore di Gesù). Se allontano un tronchetto acceso, si spegne (così chi si allontana dalla Chiesa). Chi entra nel calore del fuoco, accanto agli altri, nel calore comunicato dagli altri, si accende. Occorre la Comunità. Così lo Spirito Santo scende come fuoco nella prima comunità che ha al centro Maria. Se i tronchetti si ammuchiano troppo stretti tra loro, soffocano il fuoco. Non siamo noi che facciamo il fuoco, ma il soffio di Dio che deve passare tra noi. Non possiamo fare da soli e neppure insieme: solo Dio infiamma. Osservate la fiamma, si dirama, si raccoglie, tende verso l’alto. E’ luce e calore. Così lo Spirito Santo è luce per la fede e nergia per fare il bene, se siamo insieme e lo lasciamo soffiare tra noi.

IL BOSCO
Osserviamo il bosco. Autunno, un bosco di castagni. Cadono tutte le foglie, finiscono il loro ciclo. Gli alberi sembrano morti. A primavera risorgono. Migliaia di foglie, tutte uguali. E prima non c’erano. E nella faggeta tutte foglie di faggio, nel querceto tutte foglie di quercia, senza errori. Può accadere questo per caso? Come hanno fatto? La scienza studia i fenomeni, le leggi della natura, sa che queste leggi sono sicure ma non può indagare su Chi ha messo queste leggi nella natura. 
Un ramo di abete: ha sette hanni (sette diramazioni): Dio lo ha fatto crescere per me, durante sette anni, per il fuoco con cui oggi cucino… 
Osservate le gemme a primavera, quando stanno per sbocciare. Nel bosco che sembrava morto, secco, sono le promesse di una nuova vita. Sono segno di Resurrezione (Pasqua infatti è la domenica della prima luna piena di primavera).

Don Sandro De Angelis