Volete qualche curiosità sul nome più gettonato in Italia tra le guide come nome della squadriglia?
AQUILE svetta letteralmente tra i vari nomi scelti, seguito ad una certa distanza da VOLPI.
Che cosa avrà spinto a scegliere questo nome? Ci piace immaginare che sia perché alle guide piace volare alto, spiccare il volo verso grandi Avventure….ma anche l’arguzia e l’astuzia giocano il loro ruolo!
Ma come si dovrebbe scegliere il nome della squadriglia? Certo non solo per la bellezza dell’animale o per il suono piacevole del suo nome.
L’animale di squadriglia afferma l’identità della squadriglia stessa e quindi le guide dovrebbero scegliere l’animale in base alle loro caratteristiche comuni e riportarne le motivazioni nell’Albo d’oro per avere sempre chiare le qualità a cui tendere.
Una curiosità: nel primo testo che B.P. scrisse alle ragazze – Girl Guiding – ad un certo punto fa questa precisazione “Le squadriglie prendono il nome da un uccello o di un fiore e la Capo squadriglia ha un guidone con su ricamato l’uccello o il fiore della squadriglia. All’inizio del Guidismo, le squadriglie si chiamavano soltanto con i nomi di fiori ma molte Guide dissero che seppure i fiori sono molto belli ed emanano un buon profumo, non durano a lungo né, obietto una Guida americana, spingono a fare le cose. Per questo ora la squadriglia può scegliere il nome che preferisce, un uccello o un fiore”.
Sulla scia di questa preziosa indicazione orientata al “fare”, il Guidismo italiano della nostra Associazione ha scelto di adeguarsi alle indicazioni date da B.P. che in Scautismo per Ragazzi dice “È una buona idea quella di scegliere soltanto animali e uccelli reperibili nella propria zona” suggerendo quindi di scegliere un animale come nome della squadriglia e indicando nelle Norme Direttive anche i colori (con significato) allo stesso associato. Scegliere animali/uccelli della propria zona è consigliato perché le Guide dovrebbero conoscerne abitudini e qualità e cercare di farne proprie le caratteristiche positive: se l’animale è della zona è più semplice osservarlo e studiarne le caratteristiche. Diciamo che tra le nostre squadriglie ci sono alcuni animali assolutamente “stranieri” che hanno attirato l’attenzione delle guide così come animali “nostrani” particolari.