Care Guide,

il Tempo di Natale è arrivato quasi al suo termine, ma prima che tutto si concluda ancora un bell’evento deve accadere:l’arrivo dei Re Magi.

Scopriamo allora qual è la loro storia…

re Magi nascono da una leggenda che arriva da molto lontano ispirata all’oracolo di Balaam, identificato con Zoroastro, che aveva annunciato che un astro sarebbe spuntato da Giacobbe e uno scettro da Israele.
I tre misteriosi personaggi sono menzionati solo nel Vangelo di Matteo che parla dei Magi che dall’Oriente arrivarono a Gerusalemme durante il regno di Erode alla ricerca del neonato Re dei Giudei portando i tre doni:oro, incenso e mirra.

Originari dell’altopiano iranico, i magi erano sciamani legati al culto degli astri e, successivamente, sacerdoti del dio Ahura Mazda il protettore di tutte le creature.
Studiosi di astronomia, seguendo la lettura del cielo, avevano riconosciuto in Cristo il salvatore universale, diventando così loro stessi, “l’anello di congiunzione” tra la nuova religione nascente, il cristianesimo, e i culti misterici orientali.

I nomi con i quali li conosciamo sono: Melchiorre, Baldassarre e Gasparre.
Melchiorre sarebbe il più anziano e il suo nome stesso deriverebbe da Melech, che significa Re.
Baldassarre deriverebbe da Balthazar, mitico re babilonese, quasi a suggerire la sua regione di provenienza.
Gasparre, per i greci Galgalath, significa signore di Saba.

I Re Magi, seguendo la stella di Betlemme, avevano con loro dei doni da consegnare a Gesù bambino, doni che avevano in parte un significato simbolico.
L’oro perché è il dono riservato ai Re e Gesù è il Re dei Re, l’incenso, come testimonianza di adorazione alla sua divinità, perché Gesù è Dio, la mirra, usata nel culto dei morti, perché Gesù è uomo e come uomo, mortale.
Ancora oggi il culto del magi non è dimenticato, la leggenda narra che i resti mortali dei Re furono recuperati in India da Sant’Elena e poi portati a Costantinopoli.
Addirittura pare che nel 1034 che queste reliquie fossero trasportate a Milano in un’arca e depositate nella chiesa di Sant’Eustorgio, ricca di simbolismi legati ai tre re e ancora oggi luogo di pellegrinaggio.
Dai doni dei Re Magi a Gesù, proviene la tradizione di portare dolci e giocattoli ai bambini: questa tradizione si incrocia con la leggenda della Befana che racconta come i Re Magi, durante il viaggio verso Betlemme, si fermarono alla casa della vecchietta e la invitarono ad unirsi a loro.
La Befana declinò l’invito e lasciò partire i Magi da soli, ma poi ripensandoci, decise di seguirli.
Non riuscendo a ritrovarli, nel buio della notte,  da allora, lascia a tutti i bambini un dono, sperando che fra quei bambini ci sia Gesù.

Care Guide impariamo anche noi a metterci in viaggio, impariamo a superare le fatiche e a farci condurre dalle stelle così come hanno fatto i Re Magi; la meta è là, basta solo volerla!

Buona Caccia