Parola: Gesù cominciò a provare tristezza e angoscia (Mt 26,37)
Riflessione: Sono sicuro che anche tu, come me, devi fare i conti con qualche fragilità personale o comunitaria dai nomi differenti; sono parte del tuo carattere e dalla tua storia di vita e caratterizzano il tuo modo di essere: tu sei anche le tue fragilità. Non pensare però che «fragilità» sia sempre e solo sinonimo di debolezza, ma prova a collegare la fragilità all’idea di preziosità. Come tratti una cosa fragile con premura e delicatezza, per paura di romperla, prova a fare lo stesso anche con le persone, ricordandoti che più sono fragili, più sono preziose e hanno bisogno di cura e attenzione.
Memoria: Dopo aver dato il nome a tre delle tue fragilità scrivile su un post-it o sul cellulare e nella tua preghiera di oggi chiedi al Signore che ti dia la forza di accettarle e di convivere con esse, senza vergogna, ansia o paura.
ATTIVITA’: Oggi ti chiediamo di trovare una corda sfilacciata e di realizzare una impiombatura. I fili disgiunti rappresentano le tue fragilità, che unendole riescono a trovare forza per essere superate.