Cara Guida,
i campi si sono conclusi da poco e già mi immagino la nostalgia che starai provando nel ripensare ai momenti felici condivisi con le altre sorelle guide, la fatica e il sudore, la stanchezza che a fine giornata ti travolge, la gioia e la scoperta di nuove attività entusiasmanti, la possibilità di rendersi autonome andando in Uscita di Sq. e di aiutare dove l’altra non arriva, e per chi di voi l’ha ricevuto, di vivere l’emozione dell’assegnazione del nome di caccia!
Mi ricordo quanto non vedessi l’ora che arrivasse quel momento, quella gioia di saltare il fuoco (non alto!) gridando a tutti il mio totem dopo aver superato delle prove strampalate ma MAI pericolose!
Lo sapevi che Baden Powell mentre combatteva in Rhodesia veniva chiamato dalle tribù indigene Impeesa, ovvero il “Lupo che non dorme mai”, per il suo coraggio, per la sua bravura di esploratore e per la sorprendente abilità nel seguire le tracce?
C’è da dire però che Robert Baden Powell non utilizzò mai questo nome, dandogli così nessuna importanza;lasciò però che questa tradizione del totem, perché di questo stiamo parlando, di tradizione, prendesse via via piede all’interno dello scoutismo.
Solo negli anni ’20 un capo scout inglese portò all’eccesso questa tradizione tanto che Baden Powell fu costretto a sconfessarlo…chissà cosa avrà combinato!
Nella quinta chiacchierata di “Scoutismo per ragazzi”, Baden Powell racconta la cerimonia iniziatica in uso presso la tribù degli Zulù dove per far parte della comunità degli adulti, il ragazzo che sarebbe diventato guerriero, veniva allontanato dal villaggio per provvedere a se stesso, superando numerose prove e dimostrando quanto poteva essere coraggioso. Solo dopo un certo periodo di tempo, sarebbe ritornato nel villaggio, dove gli adulti gli avrebbero associato il nome da guerriero.
Il nome chiaramente doveva rispecchiare le qualità del ragazzo così come nella nostra tradizione il nome dell’animale scelto corrisponde ad un tratto o a un portamento fisico che ha la Guida, così come l’aggettivo rispecchia una delle qualità o del carattere della Guida stessa!
C’è da specificare che il rito della totemizzazione non è parte integrante del metodo e che quindi dobbiamo ricordarci che va fatto come fosse un gioco dove non ci sono prove violente, non ci sono estremizzazioni, né la possibilità di mettere in difficoltà la guida che si accinge a superare le prove!
Ricordiamoci anche che il nome di caccia deve esaltare la persona e non renderla ridicola!
Fate tutto con stile, sempre quello stile che ci contraddistingue!
Buona caccia da Antilope esilarante