Sta arrivando la Pasqua, la festa più importante per noi Cristiani. Il tempo quaresimale è iniziato il Mercoledì delle Ceneri e terminerà il Giovedì Santo. Questi quaranta giorni rappresentano un periodo importante per riflettere su una delle questioni fondamentali della nostra fede: la croce. Vi proponiamo un’esperienza da vivere in squadriglia come conclusione della Quaresima:
ricordare l’ultima cena di Gesù, consumando in silenzio pane azzimo e riflettendo sulle esperienze quaresimali: quanto ti ha cambiato la Quaresima?
IL PANE AZZIMO
Azzimo è un aggettivo che qualifica gli alimenti cotti senza lievito. Gli unici ingredienti che lo compongono sono farina e acqua. La farina ci ricorda che come il grano macinato diventa cibo che nutre così solo sopportando sacrifici e donando se stessi, si diventa dono vero d’amore,cioè si ama senza egoismi e tornaconti personali.
L’acqua è elemento che lava, pulisce, disseta, dà vita. Ci ricorda il battesimo e il dono di una vita nuova.
In genere il pane azzimo poteva essere consumato durante i pasti normali, ma il suo uso più frequente compare in contesti religiosi. Le offerte di cereali presentate al Tempio dovevano essere senza lievito e anche senza miele, due ingredienti proibiti per la loro associazione alla fermentazione e quindi alla corruzione.
Si utilizzava pane azzimo anche durante la festa degli azzimi, della durata di 7 giorni che originariamente seguiva la celebrazione della Pasqua ebraica che ricorda la liberazione del popolo dalla schiavitù d’Egitto. La consumazione di pane azzimo durante questa festa era anche connessa con l’Esodo, quando secondo la tradizione, nella fuga dall’Egitto, il popolo d’Israele non poteva attendere che la pasta di pane lievitasse. Così leggiamo nel libro dell’Esodo (12,34-39):
Il popolo portò con sé la pasta prima che fosse lievitata, recando sulle spalle le madie avvolte nei mantelli. Gli Israeliti eseguirono l’ordine di Mosè e si fecero dare dagli Egiziani oggetti d’argento e d’oro e vesti. Il Signore fece sì che il popolo trovasse favore agli occhi degli Egiziani, i quali accolsero le loro richieste. Così essi spogliarono gli Egiziani. Gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini adulti, senza contare i bambini. Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con loro e greggi e armenti in mandrie molto grandi. Fecero cuocere la pasta che avevano portato dall’Egitto in forma di focacce azzime, perché non era lievitata: infatti erano stati scacciati dall’Egitto e non avevano potuto indugiare; neppure si erano procurati provviste per il viaggio.
Gesù, durante l’ultima cena, spezza il pane azzimo e lo distribuisce ai suoi discepoli in segno di liberazione dal peccato e dalla morte, attraverso un completo affidamento al Padre.
Ora che conoscete il significato del pane azzimo, preparatelo di squadriglia o con le vostre famiglie
RICETTA DEL PANE AZZIMO (x 8 persone):
- Farina 600g
- Acqua 330g
- Mescolare energicamente i due ingredienti, fino a ottenere un composto omogeneo ed elastico.
- Dividere la massa in tante palline uguali.
- Stendere ogni pallina con il mattarello, fino a ottenere un disco dello spessore di circa 3mm. Bucherellare con una forchetta.
- Cuocere in una padella antiaderente per pochi minuti ogni lato, oppure in forno statico a 250° per 7 min ogni lato.
(Potete accompagnare il pane azzimo, con erbe amare e Haroset, un impasto di frutta e miele https://ebreieisraele.forumfree.it/?t=75494483).