Il 22 febbraio si avvicina e sicuramente ognuna di voi parteciperà con il proprio Riparto alla tanto attesa Uscita del Ricordo, una delle più belle, a mio avviso, e ricche di significato!
Ma del ricordo di chi? Chiaramente di lui, del nostro grande e unico fondatore Sir Robert Stephenson Smyth Baden Powell, Lord of Gilwell nato a Londra il 22 febbraio 1857!
Sono sicura che le vostre Capo vi avranno raccontato tutto della gloriosa vita di B.P., dei suoi studi, delle sue campagne militari, dei suoi successi, della sua vita con la moglie Olave, la dobbiamo sempre ringraziare tanto J
Insomma sicuramente saprete tutto, ma io vorrei condividere con voi l’esperienza meravigliosa del primo campo scout avvenuto sull’isola di Brownsea!
Tutto è nato così…B.P. decide di ritirarsi per 15 giorni in un piccolo albergo di Wimbledon dove scrive appunti, schemi, tracce di chiacchierate da fare con i ragazzi, ricordi, insomma si concentra su quello che sarà il primo programma di un campo scout!
Dall’esercito prende a prestito sei tende circolari ampie e pesanti, una quantità di corde, bussole, carte topografiche e un cuoco professionista.
Era il 29 luglio 1907, quando sull’isola inglese di Brownsea , parliamo di un lembo di terra di un km per tre, arrivano venti ragazzi, figli di amici o appartenenti alle Boss Brigade, fanno parte di ogni classe sociale e hanno un’età che va dai 12 ai 16 anni.
B.P. li riceve con il suo sorriso mite, ha in testa il cappello che indossava a Mafeking e porta i calzoni corti al ginocchio.
LUPI, TORI, CHIURLI e CORVI, ecco le prime squadriglie del primo Reparto della storia dello scoutismo. Ad ognuna consegna un nastro colorato che sarà il loro distintivo: BLU, VERDE, GIALLO e ROSSO.
Schierati attorno ad un pennone, i primi scout del mondo alzano la loro bandiera del campo: il vessillo vecchio e scolorito che aveva sventolato sulle mura di Mafeking.
Sotto questa bandiera, B.P. rivolge ai ragazzi il suo primo saluto. Da quel momento per quei ragazzi inizia una rapida e bellissima stagione. La sveglia al suono del corno, la corsa al torrente per la rinfrescata mattutina, l’appetitoso odore delle uova fritte dal cuoco e poi il bosco, con i suoi splendidi misteri tutti da scoprire, i nidi degli uccelli, gli insetti silenziosi, gli scoiattoli che saltano di ramo in ramo, le erbe rare ed i fiori delicati. E poi le spiagge dell’isola con le conchiglie, i pesci e le zattere da costruire con rami d’albero. I ragazzi imparano ad andare in esplorazione, a seguire una pista, ad organizzare grandi giochi, ad affrontarsi in cavalleresche gare sportive, a rizzare le tende, ad accendere il fuoco, a cucinare all’aperto, a fare nodi!! Per la loro abilità ricevono un nastro colorato che va ad ornare la loro camicia. La sera, dopo la cena, al canto del Richiamo del fuoco si dirigono verso la riva del mare ed è l’ora del “fuoco da campo”.
Davanti la fiamma ardente B.P. racconta le storie della sua vita. Poi cantano le canzoni che ha portato dalle notti tropicali e dalle boscaglie africane, come l’Ingonyama, canto maestoso e cadenzato come un salmo biblico. Una breve preghiera chiude la giornata e le squadriglie raggiungono le tende per la notte.
E’ il 9 agosto 1907 e sul suo taccuino Baden Powell scrive: “LEVATO IL CAMPO” . I venti ragazzi partono portando con loro collezioni di piume di uccelli, conchiglie, foglie di alberi, ma in particolare portano a casa il ricordo incancellabile di quei giorni felici e la volontà di riviverli insieme ad altri ragazzi…
Con questo bel campo nel cuore, ricordiamoci di vivere ogni esperienza con tutta la gioia possibile così come c’è stato insegnato.
Buona caccia e buona uscita!