FF 1427

Francesco, compiuti i restauri della chiesa di San Damiano, seguitava a portare l’abito di eremita, camminava col bastone in mano, le calzature ai piedi, una cintura di pelle ai fianchi. Ma un giorno, mentre ascoltava la Messa udì le istruzioni date da Cristo quando inviò i suoi discepoli a predicare: che cioè per strada non dovevano portare né oro né argento, né pane, né bastone, né calzature, né veste di ricambio. Comprese meglio queste consegne dopo, facendosi spiegare il brano dal sacerdote. Allora, raggiante di gioia, esclamò: “ E proprio quello che bramo realizzare con tutte le mie forze! ”. E fissando nella memoria quelle direttive, s’impegnò ad eseguirle lietamente. Senza por tempo in mezzo, si sbarazzò di tutto quello che possedeva di doppio, e inoltre del bastone, delle calzature, della borsa e della bisaccia. Si confezionò una tonaca misera e grossolana e, in luogo della cinghia di pelle, strinse i fianchi con una corda. Mise tutto il suo entusiasmo a bene intendere e realizzare i suggerimenti della nuova grazia. Ispirato da Dio cominciò ad annunziare la perfezione del Vangelo, predicando a tutti la penitenza, con semplicità. Le sue parole non erano frivole, ridicole, ma, piene della VIRTU” dello Spirito Santo, penetravano nell’intimo delle coscienze, così da toccare vivamente gli ascoltatori.

Prove di sentiero collegate a questo brano: 2-3