FF 1646

In un eremitaggio situato sopra Borgo San Sepolcro, venivano di tanto in tanto certi ladroni a domandare del pane. Costoro stavano appiattati nelle folte selve di quella contrada e talora ne uscivano, e si appostavano lungo le strade per derubare i passanti.
Per questo motivo, alcuni frati dell’eremo dicevano: « Non è bene dare l’elemosina a costoro, che sono dei ladroni e fanno tanto male alla gente ». Altri, considerando che i briganti venivano a elemosinare umilmente, sospinti da grave necessità, davano loro qualche volta del pane, sempre esortandoli a cambiar vita e fare penitenza.
Ed ecco giungere in quel romitorio Francesco. I frati gli esposero  loro dilemma: dovevano oppure no donare il pane a quei malviventi? Rispose il Santo: « Se farete quello che vi suggerisco, ho fiducia nel Signore che riuscirete a conquistare quelle anime». E seguitò: « Andate, acquistate del buon pane e del buon vino, portate le provviste ai briganti nella selva dove stanno rintanati, e gridate: –Fratelli ladroni, venite da noi! Siamo i frati, e vi portiamo del buon pane e del buon vino–. Quelli accorreranno all’istante. Voi allora stendete una tovaglia per terra, disponete sopra i pani e il vino, e serviteli con rispetto e buon umore. Finito che abbiano di mangiare, proporrete loro le parole del Signore. Chiuderete l’esortazione chiedendo loro per amore di Dio, un primo piacere, e cioè che vi promettano di non percuotere o comunque maltrattare le persone. Giacché, se esigete da loro tutto in una volta, non vi starebbero a sentire. Ma così, toccati dal rispetto e affetto che dimostrate, ve lo prometteranno senz’altro.
E il giorno successivo tornate da loro e, in premio della buona promessa fattavi, aggiungete al pane e al vino delle uova e del cacio; portate ogni cosa ai briganti e serviteli. Dopo il pasto direte:–Perché starvene qui tutto il giorno, a morire di fame e a patire stenti, a ordire tanti danni nelI’ intenzione e nel fatto, a causa dei quali rischiate la
perdizione dell’anima, se non vi ravvedete? Meglio è servire il Signore, e Lui in questa vita vi provvederà del necessario e alla fine salverà le vostre anime–. E il Signore, nella sua misericordia, ispirerà i ladroni a mutar vita, commossi dal vostro rispetto ed affetto».
Si mossero i frati e fecero ogni cosa come aveva suggerito Francesco. I ladroni, per la misericordia e grazia che Dio fece scendere su di loro, ascoltarono ed eseguirono punto per punto le richieste espresse loro dai frati. Molto più per l’affabilità e l’amicizia dimostrata loro dai frati, cominciarono a portare sulle loro spalle la legna al romitorio.
Finalmente, per la bontà di Dio e la cortesia e amicizia dei frati, alcuni di quei briganti entrarono nell’Ordine, altri si convertirono a penitenza, promettendo nelle mani dei frati che d’allora in poi non avrebbero più perpetrato quei mali e sarebbero vissuti con il lavoro delle loro mani.
I frati e altre persone venute a conoscenza dell’accaduto, furono pieni di meraviglia, pensando alla santità di Francesco, che aveva predetto la conversione di uomini così perfidi e iniqui, e vedendoli convertiti al Signore così rapidamente.

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