Obiettivo: Insegnare alle Coccinelle l’importanza del rispetto del prossimo e della diversità che rende ognuno di noi unico e speciale

Racconto

Nel bosco della pace, sotto la Grande Quercia, viveva Carletto il riccetto.

Era un cucciolo di riccio buffo con occhietti piccoli neri e simpatico, anche se stava sempre sulle sue; ecco perché non aveva molti amici nel bosco.

Una notte, percorrendo sempre lo stesso tragitto, incuriosito dalla sua luce si avvicinò ad una lucciola. Questa però subito scappò via per paura di essere mangiata. Carletto, deluso e un po’ triste, continuò il suo percorso alla ricerca di nuovi amici.

Mentre camminava, il riccetto grazie al suo udito sviluppato e alle sue lunghe orecchie, sentì una farfalla avvicinarsi e subito le disse: “Ciao farfallina, vuoi giocare con me?”, e la farfallina rispose: “Che lunghi aculei che hai!”. Carletto contento che la farfallina gli stesse parlando rispose fiero: “Eh sì, sono più di 6000 e cambiano anche colore con il cambiare delle stagioni”. Ma subito la farfalla cambiò espressione e gli disse: “Oh no, è meglio che allora vada via!” E volò lontano.

Continuando a camminare il riccio si trovò vicino ad un paesino, subito viene notato da due bambini che esclamarono: “Guarda un riccio!

Carletto si spaventò e per difendersi si appallottolò su se stesso, ma i bambini non volevano fargli del male, anzi, a scuola avevano imparato che il riccio è un mammifero a rischio di estinzione, e quindi lo presero e lo riportarono nel bosco.

Ma le avventure di Carletto non sono finite, infatti dovette attraversare a nuoto un laghetto per tornare a casa. Era quasi l’alba e il riccio, rattristato e insonnolito, stava tornando a casa quando ad un certo punto incontra un’allodola che stava per essere presa da una volpe, il riccetto coraggioso corse subito per aiutarla, ma vide che anche un istrice voleva aiutare la povera allodola. Così i due animaletti, dato che erano molto simili, decisero di salvare l’uccellino proteggendolo con i loro aculei.

La volpe infatti, impaurita scappò via, e la notizia si sparse subito nel bosco.

Tutti gli animaletti sorpresi dalla prontezza e dalla generosità del riccio, decisero di invitarlo al banchetto in onore dell’inizio del letargo. Finito di mangiare tutti gli animaletti, si sentivano davvero pieni, e andarono a dormire sulle morbide foglie della tana di Carletto. Ancor prima di andare in letargo però, la piccola allodola intonò un lieto canto per ringraziare il piccolo riccio del suo bel gesto e il piccolo riccio si commosse.