OBIETTIVO: stimolare le bambine ad analizzare i loro comportamenti in contesti diversi, educare alla correzione fraterna, incentivare la consapevolezza  dell’importanza della relazione come strumento per crescere.

Era una splendida mattina di inizio primavera nel Bosco dei cento sorrisi: la natura rigogliosa mostrava un arcobaleno di colori vivissimi. I prati verdi con i fili d’ erba che oscillavano nella fresca brezza del mattino, le gialle campagne baciate dal caldo sole, il cielo azzurro che sembrava un velo leggero, i fiorellini come schizzi di mille colori sparsi ovunque…insomma, una meraviglia da guardare!

In questo splendido Bosco viveva una famiglia proprio speciale: la famiglia De Mielis, la più famosa e antica famiglia di api del villaggio. Tutti conoscevano nonno Fuco De Mielis, nonna Cera, e gli adorati nipotini Polly, Lina, Milly, Fiore, Aca e Cia. Ma la più speciale di tutti era l’ ultima arrivata, l’Apina Diletta.

Diletta meritava proprio questo nome: era proprio cara a tutto il villaggio! Non perdeva mai l’occasione di fare un favore a qualcuno ogni giorno! Aiutava le api più anziane a spostarsi tra le arnie, indicava alle api operaie i prati più ricchi di fiori da cui succhiare il nettare, aiutava in classe gli amici in difficoltà, svolgeva con gioia e impegno tutti i compiti che papà Alveo e mamma Pina le assegnavano ogni giorno. Diletta sapeva proprio conquistarsi l’affetto e la stima di tutti gli abitanti del bosco! Diletta era un’ape quasi perfetta! Un giorno però, un dubbio cominciò a ronzargli nella testa: ma se si fosse comportata male, l’avrebbero amata lo stesso? Decise così di verificarlo subito.

Quella che prima era un’ape gentile e generosa, diventò man mano sempre più indisponente e scortese: al mattino non salutava nessuno, non andava più a scuola dicendo bugie a papà e mamma, prendeva in giro le api più anziane quando non riuscivano a volare rapidamente, e arrivò persino a spruzzare dei profumi velenosi vicino agli alveari che facevano disorientare le api che non riuscivano a rientrare nelle proprie cellette. Un dispetto dopo l’altro…! I suoi amici, i compagni di classe e tutti gli altri animaletti cominciarono ad allontanarla: a quelle condizioni nessuno voleva più giocare con lei! Papà e mamma, sconcertati, provarono a parlare con Diletta, ma non sembrava esserci una soluzione: più gli altri si spazientivano, più sembrava prenderci gusto! Non riusciva proprio a controllarsi!

Finché un giorno…. Finché un giorno, mentre Diletta volava da sola nella parte più nascosta del bosco, vide da lontano uno sciame di api che si era riunito nel Consiglio della grande Arnia proprio per parlare di lei! Il capo del consiglio, il Signor De Saggis, dopo aver ascoltato dai presenti tutti gli episodi fastidiosi che riguardavano Diletta, dichiarò: non riesco a trovare la motivazione di questo drastico cambiamento della nostra concittadina, ma se le cose continueranno così saremo costretti a chiamarla Dispetta, anziché Diletta!

La delusione di Diletta, che aveva origliato da lontano, fu così grande che decise di allontanarsi per sempre dal Bosco dei cento sorrisi e di non tornare mai più! Aveva ottenuto la risposta che cercava: nessuno la amava più come prima! Persino gli amici più cari e i suoi genitori facevano fatica ad accettarla e quindi non trovava più un motivo per restare!

Quando alla sera, Diletta non fece ritorno all’alveare, i genitori preoccupatissimi, diedero subito l’allarme! Tutti cominciarono ad elaborare un piano per mettersi alla ricerca di Diletta che era cambiata tanto, questo è vero, ma che aveva fatto del bene a tutti in passato. Ed ora magari si trovava in pericolo e bisognava ricambiare i tanti favori che in molte occasioni Diletta aveva fatto agli altri.

Tutti gli animali del bosco si diressero in direzioni diverse del bosco e cominciarono a chiamare Diletta e ad urlare a squarciagola: Diletta, dove sei? Torna indietro! Il bosco non è lo stesso senza di te! Ci manchi tantissimo! Ci mancano la tua gentilezza e la tua disponibilità! E soprattutto vogliamo dirti che TI VOGLIAMO TANTO BENE!

Udite quelle parole, Diletta si commosse, capì di aver sbagliato a comportarsi in quel modo, a fare tutti quei dispetti e a sfidare la pazienza di tutti gli abitanti del bosco…Decise di uscire allo scoperto, di farsi trovare, di tranquillizzare tutti quelli che le avevano voluto bene ed ora erano in pena per lei. Ma…se fosse stato troppo tardi? Se non le avessero dato la possibilità di rimediare?

A quel punto, l’unica cosa da fare era provarci! Nella peggiore delle ipotesi avrebbe avuto modo di chiedere perdono per il suo atteggiamento e poi scomparire per sempre! Mentre pensava a tutte queste cose, si fece coraggio, uscì dal suo nascondiglio e stava per cominciare il suo discorso quando, da lontano, vide che tutti quanti si stavano avvicinando a lei per abbracciarla forte, talmente forte che non riuscì nemmeno a parlare!

Diletta tornò dalla sua famiglia e dai suoi affetti più cari e ricominciò a comportarsi come aveva sempre fatto, con gentilezza e con il sorriso verso tutti! Fu di nuovo felice perché si sentiva di nuovo amata!