Care Capo,
siamo pronte a far scoprire alle Coccinelle altri due momenti importanti della Settimana Santa?
Le bambine li vivranno insieme sia perchè fanno entrambi parte del Giovedì Santo sia perchè il loro significato si completa a vicenda.
SECONDO INCONTRO: GIOVEDI’ SANTO-LA LAVANDA DEI PIEDI
Vangelo di Giovanni, capitolo 13:
3 Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani, e che egli era proceduto da Dio e a Dio ritornava, 4 si alzò dalla cena e depose le sue vesti; poi, preso un asciugatoio, se lo cinse. 5 Dopo aver messo dell’acqua in una bacinella, cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui era cinto. 6 Venne dunque a Simon Pietro. Ed egli gli disse: «Signore tu lavi i piedi a me?». 7 Gesù rispose e gli disse: «Quello che io faccio, ora non lo comprendi, ma lo comprenderai dopo». 8 Pietro gli disse: «Tu non mi laverai mai i piedi». Gesù gli rispose: «Se non ti lavo, non avrai nessuna parte con me». 9 Simon Pietro gli disse: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo». 10 Gesù gli disse: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno che di lavarsi i piedi ed è tutto mondo; anche voi siete mondi, ma non tutti». 11 Egli infatti sapeva chi lo avrebbe tradito; perciò disse: «Non tutti siete mondi». 12 Così, dopo aver lavato i piedi, riprese le sue vesti, si mise di nuovo a tavola e disse loro: «Comprendete quello che vi ho fatto? 13 Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15 Io infatti vi ho dato l’esempio, affinché come ho fatto io facciate anche voi.
In questo episodio ci sentiamo un po’ tutte come gli Apostoli o come Pietro, non capiamo fino in fondo il gesto di Gesù e anche spiegarlo alle bambine non è un compito semplice. Quello che però possiamo fare è seguire il suo esempio. Le Coccinelle nello spirito delle Famiglia Felice non avrebbero problemi a ripercorrere il sentiero indicato e lavarsi i piedi le une alle altre. Ma la situazione di distanziamento ci mette nella condizione di ingegnarci per far comprendere a loro il senso in maniera ancora più creativa. Ogni bambina riceverà un cuore bianco ( feltro riempito di gomma piuma), quel cuore che su questo sentiero la avvicina sempre di più a Gesù. Il cuore verrà sporcato, come alle volte succede al nostro se non vediamo negli altri una sorellina o un fratello che il Signore ci ha messo vicino. Ogni bambina affiderà il suo cuore a una sorellina ( a coppie precedentemente scelte dalle Capo) che dovrà lavarlo a mano ( è molto delicato, come un cuore vero, ne dobbiamo avere cura) e riportarlo alla riunione successiva. Gesù non chiede agli apostoli di lavarsi i piedi da soli, sicuramente erano in grado di farlo, ma li invita a farlo gli uni agli altri. Per una Coccinella vuol dire che mentre cerca di aiutare qualcuno a conoscere ed essere più vicina a Gesù, con il suo esempio e la sua Gioia, lei stessa avvicina il suo cuore a Lui. E lavando il cuore di una sorellina impara a rendersi utile ( anche in vista del Volo Estivo dove potrà mettere in pratica questa conoscenza lavando i suoi indumenti).
TERZO INCONTRO: GIOCEDI’ SANTO – ULTIMA CENA
Vangelo di Luca, capitolo 22:
14 E, quando giunse l’ora, egli si mise a tavola, e i dodici apostoli con lui. 15 Allora egli disse loro: «Ho grandemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire, 16 poiché io vi dico che non ne mangerò più finché abbia il suo compimento nel regno di Dio». 17 Poi prese il calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e dividetelo fra di voi, 18 perché io vi dico che non berrò più del frutto della vigna, finché il regno di Dio sia venuto». 19 Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 Così pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi.
Questo è un episodio che tutti noi abbiamo chiaro in mente, perchè ne facciamo memoria ogni volta che celebriamo la Santa Messa. Con questa frase: ” fate questo in memoria di me” Gesù non ci chiede solo di rivivere quel momento ma fa riferimento a tutta la sua vita e in particolare alla sua Pasqua. Allora proviamo a ragionare con le bambine chiedendo loro cosa fa il Signore nel gesto di spezzare il pane e dare il calice di vino. Non avranno difficoltà a dirvi che Gesù dona sè stesso ed è la stessa cosa che chiede anche noi di fare.
Ora il cuore di nuovo pulito è tornato nelle mani di ogni Coccinella che con la sua fantasia e abilità potrà abbellirlo ( nastri, perline, bottoni, colori, ecc.) cercando di renderlo davvero quanto più bello possibile. Tutte ci impegniamo affinché il nostro cuore sia ricco di cose belle dentro, ora lo rendiamo visibile decorandolo fuori. Una volta terminato ogni bambina, una per volta, si metterà di fronte alla sorellina che in Cerchio le sta accanto e le donerà il suo cuore e così faranno tutte le altre. Come ha fatto Gesù donando sè stesso anche noi possiamo donare una parte di noi alle sorelline. Con questa abilità manuale potete aiutare le bambine a superare diverse prove del sentiero ( attaccare un bottone, confezionare un oggetto da regalare, ecc.) e aiutarle a comprendere meglio, dato che inizialmente avranno pensato di decorare il cuore per se stesse, l’articolo della Legge :La Coccinella vuol bene a tutti e a donare la loro Gioia.